Value e Growth stock

E’ un buon momento per iniziare ad investire?

Value e Growth stock:

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In molti considerano il P/E uno dei multipli di bilancio più importante in assoluto per poter determinare quando il prezzo di un’azione possa essere sopravvalutato o sottovalutato rispetto al valore intrinseco, sapendo che il P/E è il rapporto tra il prezzo di un’azione e l’utile per azione prodotto da quella società.

Generalmente un valore di un P/E compreso tra 5 e 25, in base alla tipologia di settore, indica una società sottovalutata, al contrario un P/E elevato -per semplicità diciamo maggiore di 25- indica che la società potrebbe essere sopravvalutata.

Tuttavia dobbiamo fare una distinzione tra due grandi famiglie: 👨‍👦‍👦 👩‍👧‍👦

  • Le Value stocks
  • Le Growth stocks

Come definiresti una Growth stocks oppure una Value stocks?

Si sentono questi termini associati agli investimenti di valore e di crescita, ma forse non ti è cosa significhino esattamente.

Anche se non ci sono criteri semplici di Growth stocks e Value stocks, la maggior parte degli investitori concorda su alcuni criteri generali che definiscono questi due termini.

Quando si tratta di etichettare i singoli titoli come valore o crescita, ci può essere un po’ di disaccordo per quelle aziende vicine al limite di entrambe le definizioni.

La crescita e il valore non sono gli unici due metodi di investimento, ma sono un modo per gli investitori di dare un taglio alle azioni a scopo di investimento.

Storicamente, ci sono stati periodi come la fine degli anni ’90, in cui le azioni di crescita hanno fatto bene e altri periodi in cui le azioni di valore hanno sovraperformato.

La migliore scommessa è di tenerli entrambi per una vera diversificazione, l’idea dell’investimento in crescita è di concentrarsi su un’azione che sta crescendo con un potenziale di crescita continua, mentre l’investimento di valore cerca azioni che il mercato ha sottovalutato e che hanno il potenziale per un aumento quando il mercato corregge il prezzo.

Definizione di Growth stocks:

Le azioni di “crescita” hanno alcune caratteristiche comuni, anche se i singoli investitori possono modificare i numeri per i loro scopi.

Un forte tasso di crescita, sia storico che previsionale:

Spesso, si desidera vedere le aziende più piccole con un tasso di crescita del 10%+ negli ultimi cinque anni e le aziende più grandi con il 5% – 7%.

Le grandi aziende non cresceranno così velocemente (normalmente) come le piccole aziende, quindi è necessario fare qualche accomodamento.

Forte ritorno sul patrimonio netto: 💰

Come si confronta il rendimento del capitale netto (ROE) dell’azienda con l’industria e la sua media quinquennale?

E gli utili per azione (EPS)?

Soprattutto bisogna guardare i margini di profitto prima delle tasse.

L’azienda sta traducendo le vendite in guadagni?

La direzione sta controllando i costi?

I margini pre-tasse dovrebbero superare la media degli ultimi cinque anni e la media del settore.

Qual è il prezzo previsto delle azioni?

Questo titolo può raddoppiare il suo prezzo in cinque anni?

Gli analisti fanno queste proiezioni in base al modello di business e alla posizione di mercato dell’azienda, e, se il titolo soddisfa o approssimativamente soddisfa questi criteri, probabilmente si tratta di un titolo in crescita ma tuttavia, è necessario usare un po’ di giudizio e buon senso.

Un’azione potrebbe non soddisfare tutti i criteri di cui sopra, ma potrebbe comunque essere un titolo in crescita, ad esempio, potrebbe non avere la storia operativa per un look quinquennale, ma occupare un posto significativo in un nuovo settore in rapida crescita.


Le growth stocks sono titoli di società che operano in settori in rapida espansione in grado di catturare l’immaginario collettivo (soprattutto le biotecnologie e le tech) come Amazon, Tesla e PayPal.

Il prezzo di mercato è di molto superiore agli utili e per questo le società presenteranno multipli (P/E e P/BV) alti e dividendi bassi o nulli.

Alcune azioni growth non generano affatto utili ma hanno un prezzo molto elevato perché gli investitori credono nel progetto societario e prospettano quindi la possibilità che la società generi utili negli anni a venire.

Una growth stock che si rispetti però, deve avere un tasso di crescita dei ricavi molto alto (diciamo almeno superiore al 30% l’anno) quindi la strategia di Growth investing si fonda proprio sulla scelta di titoli con prospettive di crescita nel breve periodo superiore alla media.

Definizione di Value stocks: 💰

Le azioni di valore non sono azioni a buon mercato, anche se uno dei posti in cui puoi cercare dei candidati è nella lista delle azioni che hanno toccato i minimi di 52 settimane.

Agli investitori piace pensare alle azioni value come a delle occasioni ed Il mercato ha sottovalutato le azioni per una serie di ragioni, e l’investitore spera di entrare prima che il mercato corregga il prezzo.

Ecco alcune caratteristiche di un titolo value:

Il rapporto prezzo-utile (P/E) dovrebbe essere nel 10% inferiore di tutte le aziende.

Il rapporto tra prezzo e crescita degli utili (PEG) dovrebbe essere inferiore a 1, il che indica che l’azienda è sottovalutata.

Ci dovrebbe essere almeno tanto capitale proprio quanto il debito.

Attività correnti al doppio delle passività correnti.

Prezzo delle azioni al valore contabile tangibile o meno.

Alcuni investitori usano più criteri, ma questi ti permetteranno di iniziare a identificare gli stock di valore.

Le value stocks sono titoli di società che operano in settori piuttosto stabili e collaudati nei quali il tasso di crescita di ricavi è limitato, immagina ad esempio colossi come Coca Cola , McDonald’s e Nike.

Per questa ragione presentano bassi multipli di bilancio (come il P/E e il P/BV che approfondiremo successivamente) e quasi sempre alti dividendi.

Nell’ambito dei titoli value è possibile scovare dei veri e propri affari soprattutto nelle situazioni in cui il pessimismo prevale sui mercati deprimendo le quotazioni, quindi in situazioni diverse da quella attuale, caratterizzata da una certa euforia sui mercati che ha portato i principali indici mondiali vicino, o addirittura sopra, i loro record storici come l’MSCI Asia Pacific ed i tre super indici americani: Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq.

Value e Growth stock

Una value stock che si rispetti deve avere un tasso di crescita degli utili molto alto (diciamo almeno superiore al 5% – 8% l’anno), quindi, in definitiva la strategia denominata Value investing ha come principale obiettivo quello di cercare società solide ma temporaneamente svalutate dal mercato per realizzare un profitto dal riallineamento del titolo con il fair value.

Value e Growth stock

Ma cosa c’entra tutto questo con il P/E?

Attualmente quasi tutti i mercati si trovano sui propri massimi storici, compreso l‘S&P500, e spesso o quasi sempre, “I DILETTANTI” comprano ai massimi e vendono i minimi, mentre I “PROFESSIONISTI” comprano i minimi e vendono i massimi.

Value e Growth stock

Ovviamente questa è una provocazione, ma come in ogni provocazione c’è un fondo di verità.

Bisogna stare molto attenti a comprare sui massimi, perché è si vero che il mercato potrebbe proseguire il proprio trend, ma è altrettanto vero che potrebbe ritracciare, ed in questo caso valgono due regole fondamentali:

Non perdere soldi è prioritario rispetto al guadagnarli

Un ritracciamento è statisticamente probabile

Value e Growth stock

Attualmente il valore del P/E dell’indice americano S&P500 è doppio rispetto alla sua media storica e vicino ai valori del 2000 in cui si materializzò la bolla dot com. Non esiste il miglior momento per iniziare ad investire, ma questo dal mio punto di vista è certamente uno dei miglior momenti per restare liquidi

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