Amundi.PA è una società di asset management controllata da Crédit Agricole.Dal novembre 2015 è quotata sull’Euronext Paris. AMUNDI.PA è stata fondata l’uno Gennaio 2010 da Crédit Agricole e Société Générale, e gestisce oltre 750 miliardi di euro.

Nell’anno 2013 Amundi.PA acquisisce Smith Breeden Associates, e, sempre nel 2013, Crédit Agricole avvia i negoziati con Société Générale per aumentare dell’ 80% la propria partecipazione.
Nell’anno 2014 Amundi acquisisce parte dei 126 centri commerciali del gruppo Carrefour attraverso la società immobiliare Carmila e la gestione del Fondo KAF in Malesia. L’anno successivo e cioè nel 2015 rileva Bawag PSK Invest in Austria, e, sempre nello stesso anno Amundi approda sull’Euronext50 di Parigi e Société Générale vende a Crédit Agricole tutta la sua partecipazione del 20%, diventando così la più grande offerta pubblica iniziale sulla Borsa di Parigi.

Amundi resterà il principale fornitore di soluzioni di risparmio e investimento per le reti bancarie al dettaglio e assicurative di Société Générale per un mandato quinquennale rinnovabile nell’ambito di una partnership a lungo termine.
Ad Agosto 2016 Amundi annuncia l’acquisizione della maggioranza di Kleinwort Benson Investors, a Dicembre acquisisce per 3,75 miliardi di euro Pioneer Investments, società di gestione del risparmio della banca italiana UniCredit,rendendo così la società l’ottavo asset management del Mondo e la prima in Europa con 1.276 miliardi di euro

Parigi: L’amministratore delegato di Amundi Yves Perrier si dimette dopo oltre un decennio alla guida del più grande gestore di fondi d’Europa e sarà sostituito dalla sua vice Valérie Baudson.

Perrier, che ha guidato l’azienda Francese sin dalla sua creazione ( 2010 ) tra i rami della gestione patrimoniale dei gruppi bancari Credit Agricole e Société Générale, visto che il gruppo ha registrato un utile record del quarto trimestre e la ripresa dei pagamenti dei dividendi.

Amundi non ha pagato dividendi sugli utili del 2019 dopo che la Banca centrale europea ha detto alle istituzioni finanziarie della zona euro nel marzo 2020 di saltare i pagamenti dei dividendi e utilizzarli dopo aver pagato 2,90 euro per azione sugli utili del 2018 e aver inizialmente proposto un dividendo di 3,10 euro sugli utili del 2019.